SCUOLA


Si è svolto oggi, 4 gennaio, al Miur, un incontro con le OO.SS per discutere sulle problematiche conseguenti alla sentenza del Consiglio di Stato n. 11/2017, adottata in seduta plenaria, che ha sancito l’impossibilità per i diplomati magistrali di accedere alle GAE.

Presenti alla riunione, per il Miur, il sottosegretario Vito De Filippo, il capo di gabinetto Sabrina Bono, il capo dipartimento Rosa De Pasquale, il direttore generale del personale Maddalena Novelli, il funzionario Luciano Chiappetta.

Per lo Snals-Confsal era presente una delegazione guidata dal segretario generale Evira Serafini, composta da Pierfrancesco Ramero e dagli avvocati Rosaria Curti e Romeo Brunetti dell’Ufficio legale nazionale.

Il sottosegretario De Filippo, in relazione alla sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito l’esclusione dei diplomati magistrali dalle GAE (per il momento, limitatamente ai ricorrenti concernenti la causa andata in decisione in seduta plenaria il 15 novembre 2017), ha fatto presente che il Miur, il 22 dicembre scorso, ha chiesto un parere all’Avvocatura Generale dello Stato, per avere chiarimenti sulle modalità di interpretazione e di esecuzione della sentenza stessa. Parere che a tutt’oggi, non è ancora intervenuto. Il sottosegretario ha comunque precisato che per l’anno scolastico in corso i contratti già stipulati non saranno revocati fino al pronunciamento dei rispettivi ricorsi.

In ogni caso, lo Snals-Confsal ha precisato che la sentenza non è ancora passata in giudicato e potrebbe essere impugnata con ricorso per Cassazione ai sensi dell’art. 110 del Codice di processo amministrativo (cpa). Inoltre, in attesa della decisione del ricorso, la sentenza potrebbe anche essere sospesa ai sensi dell’art. 111 cpa. Pertanto, va assolutamente trovata una soluzione politica al problema dei diplomati magistrali.

Il segretario generale Serafini ha sottolineato il forte malessere suscitato dalla sentenza tra il personale inserito in ruolo a seguito di un giudizio di ottemperanza e che potrebbe essere estromesso successivamente dalle GAE. Ha comunicato che la protesta sta dilagando a macchia d’olio e che il personale coinvolto è pronto a scioperare. Ha ulteriormente ribadito che va cercata una soluzione politica perché la categoria attende risposte concrete. Dato, però, l’estrema diversificazione delle situazioni, sarebbe opportuno scindere le problematiche per affrontarle in modo più mirato ed efficace.

La dott.ssa Bono ha precisato che sul piano giuridico ci sono dei diritti soggettivi contrapposti e quindi va tenuto conto dei cointeressati. In ogni caso, l’Amministrazione non può intervenire su una questione che non rientra tra le proprie competenze.

La dott.ssa Novelli è intervenuta fornendo i dati relativi ai diplomati magistrali distribuiti sul territorio e interessati dalla sentenza. Inoltre, ha precisato che complessivamente i docenti immessi in ruolo con riserva sono 6mila e quelli inseriti nelle GAE, sempre con riserva, sono circa 43mila.

Al termine del confronto con le OO.SS. l’amministrazione ha presentato una nota di sintesi contenente le ragioni per le quali viene richiesto il parere dell’Avvocatura dello Stato sulle corrette modalità di esecuzione della sentenza. Tenuto conto dell’esigenza condivisa dell’ordinata conclusione dell’anno scolastico, lo Snals-Confsal ha chiesto di:

  • mantenere, insieme, un’attenzione costante sulla problematica e sull’evolversi della situazione, sempre in attesa del parere dell’Avvocatura dello Stato.
  • prevedere un ulteriore incontro all’indomani dell’acquisizione del suddetto parere;
  • effettuare una riflessione sul meccanismo di reclutamento per la scuola dell’infanzia e primaria.

Tali punti sono stati recepiti dalla nota di sintesi dell’amministrazione.


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