SCUOLA


Il Miur, con una nota del 10 giugno, che fa seguito a quella del 3 giugno, ha invitato i direttori regionali a tener conto, nella procedura annuale della mobilità dei dirigenti scolastici, di quanto espresso dall’Anac con la delibera n.241 del 2017 nella quale viene messa in rilievo la peculiarità delle istituzioni scolastiche con le loro piccole dimensioni ed il conseguente basso rischio corruttivo.

In sostanza, il principio della rotazione obbligatoria degli incarichi deve essere preso in considerazione solo ed esclusivamente dopo l’accertamento di un elevato rischio corruttivo contemplato e documentato dai piani regionali triennali per la prevenzione della corruzione. Non ci risulta che nei PTPC elaborati dagli USR sia stato messo in evidenza il rischio corruttivo connesso all’esercizio della funzione dirigenziale nelle scuole.

Siamo quindi contrari ad ogni astratta applicazione del principio di rotazione degli incarichi dei dirigenti scolastici e vigileremo sulla corretta applicazione della normativa da parte dei direttori regionali, rendendoci disponibili a tutelare i diritti di tutti i dirigenti scolastici eventualmente messi in discussione da decisioni immotivate ed arbitrarie dei direttori regionali.

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