SCUOLA


Si è svolto oggi 23 luglio, al Miur, il previsto incontro di informativa sul concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici ed in particolare sull’approvazione della graduatoria e sull’assegnazione dei vincitori agli uffici scolastici regionali nonché sulla formazione per i dirigenti scolastici neoassunti e sulla valutazione del periodo di prova.

Per l’Amministrazione erano presenti il Direttore Palumbo e il dott Davide D’Amico.

Il Direttore Palumbo ha riepilogato brevemente le diverse fasi della procedura di reclutamento.

Alla prova scritta hanno partecipato complessivamente 9376 candidati.

Alla prova orale sono stati ammessi 3795 candidati. Hanno superato le prove orali in 3420, di cui saranno dichiarati vincitori i primi 2900.

Per l’anno scolastico 2019/20 sono state richieste 2117 autorizzazioni all’immissione in ruolo per tutti i posti vacanti e disponibili, di cui 1982 per l’attuale procedura concorsuale e 135 distribuiti tra concorso del 2011 della Campania (38), concorso 2018 del Friuli Venezia Giulia (7), esecuzione di provvedimenti giurisdizionali in Sicilia (21), trattenimenti (67) e riammissione in servizio (1).

Sulla tempistica della fase conclusiva del concorso è stata ipotizzata la seguente tabella di marcia:

39 luglio pubblicazione graduatoria

Dal 31 luglio al 2 agosto scelta delle 17 regioni in ordine di preferenza

Dal 5 Agosto assegnazione alle regioni dei candidati

Subito dopo ci sarà la convocazione nelle singole regioni per l’assegnazione sede di servizio.

Sulle modalità di assegnazione dei vincitori agli USR l’Amministrazione ha precisato che sarà seguito l’ordine di graduatoria indipendentemente dalla titolarità di diritti di precedenza, compresi quelli di cui alla legge 104/92.

L’Amministrazione ha anche precisato che in caso di rinuncia in sede regionale si riprende ad effettuare l’assegnazione dal primo non assegnato nella graduatoria nazionale secondo le preferenze di sede indicate. La rinuncia comporta il depennamento dalla graduatoria.

È stato anche precisato che non sarà fatta alcuna nomina nei confronti dei candidati ammessi con riserva.

Lo Snals ha chiesto che gli incarichi da parte dei direttori regionali avvengano secondo l’ordine di graduatoria e le preferenze espresse. All’opposizione del MIUR abbiamo chiesto di aprire una sessione negoziale sui criteri di conferimento degli incarichi, così come prevede il nuovo CCNL della dirigenza dell’area istruzione e ricerca.

Lo Snals ha sottolineato l’assoluta ingiustizia ed illegittimità dell’esclusione della legge 104 dai criteri per l’assegnazione dei candidati alle regioni. L’applicazione dei diritti di precedenza all’interno della regione viola le previsioni della legge ed espone l’Amministrazione ad una valanga di ricorsi.

Abbiamo chiesto che ai candidati ammessi con riserva e collocati utilmente in graduatoria vengano assegnate le regioni congelandone i relativi posti.

Lo Snals ritiene che l’Amministrazione ed il Governo debbano trovare gli strumenti legislativi per tutelare coloro che hanno superato le prove concorsuali o siano stati danneggiati da cause oggettive nello svolgimento delle prove.

Successivamente il dott. D’Amico ha illustrato la bozza di decreto con le nuove indicazioni per il periodo di prova dei dirigenti neoassunti, ivi comprese le attività formative. Secondo lo schema di decreto la valutazione dovrebbe essere affidata ad un nucleo guidato da un dirigente tecnico o da un dirigente scolastico sulla base delle attività formative svolte ed organizzate dagli USR in collaborazione con l’Indire, della relazione di un tutor e da una visita ispettiva dello stesso nucleo.

Sugli aspetti nuovi della valutazione abbiamo posto diversi quesiti riservandoci di farne una segnalazione formale.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della situazione e sugli esiti dei successivi incontri.

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