È proseguito al Miur ieri, 1 ottobre, il confronto con le OO.SS. sulle problematiche relative al precariato che si è concluso con la firma di una nuova Intesa sottoscritta dal Ministro Fioramonti e da tutte le OO.SS. rappresentative.
L'Intesa conferma tutti gli impegni già assunti il 24 aprile scorso a Palazzo Chigi.
Il nuovo accordo impegna il Miur a presentare un Decreto legge per favorire l'immissione in ruolo del maggior numero possibile di docenti già nell'a.s. 2020/2021.


Nel DL sarà previsto, accanto a un concorso ordinario, un concorso straordinario abilitante per la scuola secondaria di primo e secondo grado per almeno 24000 posti, riservato a coloro che abbiano almeno tre anni di servizio nella secondaria anche sul sostegno, di cui uno nella classe di concorso per cui concorrono.
Le modalità di effettuazione di tale concorso presentano elementi di novità:
una prova scritta selettiva computer-based, con quesiti a risposta multipla, che sarà superata con punteggio minimo di 7/10;

una prova orale, anch'essa selettiva, al termine dell'anno di prova, consistente in una lezione simulata da condurre di fronte al comitato di valutazione allargato ad uno o più componenti esterni scelti tra dirigenti tecnici scolastici e docenti della stessa classe di concorso. Anche questa prova sarà superata col punteggio minimo di 7/10.

Nel corso dell'anno di prova i neo immessi in ruolo dovranno acquisire, se non l’hanno già fatto, i 24 CFU a carico dello Stato.

Coloro che otterranno solo l'idoneità superando la prova scritta, potranno sostenere un’analoga prova orale che avrà carattere abilitante.
Il DL prevede anche misure per l'immissione in ruolo dei vincitori e degli idonei dei concorsi 2016 e 2018 e degli iscritti alle GAE, in una provincia/regione diversa da quella della propria graduatoria, che sarà indicata su base volontaria. Tale immissione verrà fatta su posti rimasti vacanti e disponibili a settembre 2020, dopo lo scorrimento delle graduatorie del territorio in questione.

Inoltre, verrà previsto un concorso straordinario per DSGA, riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione, con almeno tre anni di anzianità nei precedenti otto.
A fronte di questo primo provvedimento, l'Intesa prevede l'impegno del Ministro a presentare in Consiglio dei Ministri un Disegno di legge collegato alla Legge di Bilancio sui percorsi di formazione e abilitazione dei docenti, il cui contenuto sarà oggetto di confronto con le sigle sindacali.
Per finire, il ministero si impegna ad attivare già dai prossimi giorni tavoli tecnici sul contratto, sugli Ata e sui docenti, nonché sul tema della semplificazione amministrativa delle istituzioni scolastiche e educative. In quella sede saranno affrontate anche le tematiche più specifiche, come quelle relative ai diplomati magistrale e ai dottori di ricerca.
Il Segretario Generale, Elvira Serafini, che ha guidato la delegazione Snals-Confsal, ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti. “Abbiamo un concorso ordinario e uno straordinario che partono parallelamente. Potranno ottenere il ruolo a tempo indeterminato almeno 24000 docenti, ma anche molti altri colleghi potranno raggiungere l’abilitazione.”

“Ma siamo contenti - ha proseguito Serafini - anche perché altri punti portati al tavolo dallo Snals sono stati presi in considerazione nell’accordo: in particolare, il percorso per gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA.”
“Abbiamo chiesto e ottenuto l’impegno del Ministro in tempi brevissimi sulle altre questioni del precariato –conclude Serafini. Nei tavoli tecnici affronteremo il tema dei diplomati magistrale, sul quale il ministro si è impegnato a trovare una soluzione che eviti il licenziamento, salvando la continuità didattica e tutelando, nel contempo, questa categoria di lavoratori. Allo stesso modo affronteremo anche la questione dei dottori di ricerca, per i quali ci batteremo perché possano partecipare alle abilitazioni riservate. Infine, ci occuperemo dei docenti ingabbiati, che devono poter vedere soddisfatta la loro richiesta di mobilità professionale”.