Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Prof. Gaetano Manfredi, giorno 18 febbraio, ha incontrato, per la prima volta, lo Snals -Confsal e gli altri Sindacati rappresentativi del Comparto, nella Sede di Viale Trastevere.


La Delegazione SNALS_Confsal ha portato i saluti del Segretario Generale Elvira Serafini, assente per altri impegni non derogabili, e ha rivolto al Ministro, di cui sono note le competenze nel mondo accademico, l’apprezzamento per la Sua nomina. E’ stato espresso l’auspicio che, da subito, vi sia una netta inversione di tendenza negli stanziamenti perché, per evitare il collasso economico di molti Istituti di Alta Cultura, coinvolti, fra l’altro, in cambiamenti “epocali” e per riconoscere il diritto allo studio ai nostri studenti, è necessario un piano pluriennale di investimenti. Le aspettative del Sindacato sono, quindi, tante e l’obiettivo è quello di conseguire risultati importanti per il futuro dell’Università, Afam e ricerca “.

Per le problematiche del settore Università è stato apprezzato che Il Ministro, con immediatezza, abbia colto i risvolti negativi, che la mancata risoluzione dello sblocco delle Peo, la mancata rivalutazione dei fondi accessorio ed il mancato superamento della Madia, per l’ampliamento dei fruitori delle progressioni verticali, avrebbero inevitabilmente determinato, danneggiando da un lato il benessere lavorativo del personale Tab, e dall’altro il futuro e la crescita delle nostre Università.

E’ stato, inoltre, sottolineato al Ministro, l’assenza di omogeneità nella valutazione, lasciata nel libero arbitrio di Governance, che purtroppo non sempre è illuminata. E’ stato, quindi, chiesto un metodo di valutazione più uniforme ed obiettivo che consenta meno soggettività.

E’ stata, infine, dichiarata anche la netta contrarietà alla limitazione imposta sempre dal D.Lgl 75/2017 che prevede l’interruzione delle procedure Pev al 31 dicembre 2020.

(Si spera che il Mille proroghe intervenga almeno su questo)

Il Ministro ha preso nota di tutti gli argomenti ha riferito che creerà dei tavoli tecnici sui vari temi con incontri i più immediati possibili.

Per il settore AFAM,in primis, è stato chiesto al Ministro di farsi portavoce in seno al Consiglio dei Ministri e al Presidente del Consiglio di una volontà politica di cambiamento e di dovuta attenzione al Settore dell’Alta formazione Artistica e Musicale, ambito accademico patrimonio unico e di alto prestigio dell’Italia nel Mondo, chiedendone la tutela e la valorizzazione attraverso un investimento caratterizzato da lungimiranza politica, culturale, sociale ed economica.

Lo SNALS_Confsal ha poi rappresentato quanto sia urgente intervenire, con immediatezza, ponendo rimedio al Decreto attuativo sul Reclutamento AFAM, DPR 143/19, la cui attuazione metterà gravemente in crisi le Istituzioni AFAM, esponendone i motivi, tra cui la mancata risoluzione del problema del precariato storico e del precariato atipico.

Lo SNALS_Confsal, unico Sindacato, ha denunciato – coraggiosamente e senza mezzi termini – le gravi irregolarità contrattuali e compensi spesso irrisori per il servizio prestato attuate nei confronti dei precari, nonché incresciose situazioni giuridiche e didattiche che si sono venute a creare anche nei confronti di docenti titolari di cattedra come ad esempio i docenti di Canto nei Conservatori, che hanno gravi difficoltà a svolgere l’esercizio della didattica.

Lo SNALS_Confsal, ha rappresentato al neo-Ministro alcune delle sue “battaglie” storiche: 1. valorizzare il Personale Docente delle Istituzioni AFAM perché abbia un riconoscimento giuridico paritetico e sovrapponibile alla docenza universitaria, essendo chiamate a formare e ad erogare i titoli di studio ai massimi livelli del settore artistico e musicale;

2. l’eliminazione del blocco dell’organico e una ridefinizione dei criteri relativi alla riconversione delle cattedre, fortemente limitante l’autonomia, l’offerta formativa e la vita stesa delle singole istituzioni;

3. l’esigenza di intervenire nel normare l’attuazione dell’Autonomia Istituzionale e riformare il sistema della “Governance”;

4. disporre l'attivazione dei Dottorati di Ricerca e dei Master adeguatamente progettati, articolati e finanziati;

Inoltre, ha rappresentato l’urgenza di:

5. riorganizzare la Direzione Generale AFAM e degli Uffici competenti;

6. l’immediata attivazione delle procedure per le nomine a tempo determinato;

7. disporre l’attivazione di tavoli tecnici separati per Università, AFAM e Ricerca necessari per l’approfondimento delle singole tematiche, anche per porre le basi al rinnovo del CCNL. 8. un tavolo per l’elaborazione di un Regolamento per l’Elezione del CNAM, lanciando per lo SNALS-Confsal – primi in assoluto – la proposta di riunione del CUN e del CNAM in un unico organo di consulenza per il Ministero, rappresentativo del Sistema delle Istituzioni di Alta Cultura.

Infine, è stata chiesta l’urgente riorganizzazione della Direzione Generale AFAM e degli Uffici competenti, l’immediata attivazione delle procedure per le nomine a tempo determinato e l’urgente attivazione di tavoli tecnici separati per Università, AFAM e Ricerca necessari per porre le basi al rinnovo del CCNL.

(In uno dei prossimi notiziari sarà proposto un documento AFAM sull’incontro).

Per il settore RICERCA lo Snals Confsal ha evidenziato come, da lungo tempo, sostenga l’importanza strategica della ricerca come volano per la crescita economica, sociale, culturale del Paese, ma, purtroppo, ha constatato lo scarso rilievo che viene attribuito dai governi alla ricerca stessa; nonostante un uso retorico del valore della ricerca all’interno del dibattito politico, non ci sono mai state significative azioni concrete a sostegno delle istituzioni e dei lavoratori di questo settore.

Ha ribadito come sia indispensabile e urgente un cambio di passo, un impegno serio e duraturo per la valorizzazione del mondo della ricerca, che comporta:

  • reperimento di risorse;
  • pianificazione a medio-lungo termine di misure strutturali.

Lo Snals Confsal ha affermato la necessità di partire dall’applicazione degli accordi sindacali sottoscritti dal ministro Fioramonti, il 1° ottobre e il 19 dicembre 2020 (verbale di conciliazione con annessa piattaforma sindacale unitaria). Il verbale del 19 dicembre, infatti, prevede l’impegno per il completamento delle stabilizzazioni dei precari degli EPR, definendo tempi, modalità e strumenti.

Lo Snals-Confsal, ha concluso, chiedendo un considerevole aumento delle risorse economiche, unica vera precondizione per qualunque intervento di rilancio del settore della Ricerca.