SCUOLA


COMUNICATO STAMPA
Non possiamo non apprezzare il discorso di Draghi per la visione di insieme dei problemi della società e dell’economia del nostro Paese. Ugualmente interessante appare il rilievo prioritario rivolto alla missione Istruzione del Piano per la Ripresa e la Resilienza.

Siamo favorevoli al rilancio dell’istruzione tecnica superiore, ma nel rispetto dell’autonomia del sistema istruzione da logiche esclusivamente produttive ed in un ruolo di parità rispetto ai percorsi universitari ordinari. I giovani hanno necessità di percorsi distinti e differenziati che consentano loro di cogliere le migliori opportunità di inserimento nel mondo del lavoro grazie ad una formazione che faccia leva su attitudini, talenti e interessi culturali.
Le politiche di rilancio dell’economia devono fondarsi su un sistema di formazione che garantisca la qualità del fattore umano nel lavoro.
Restiamo in attesa di quanto il Governo Draghi vorrà fare nei suoi primi cento giorni, disponibili ad offrirgli in ogni momento il nostro contributo e sostegno nelle giuste scelte che vorrà adottare per la scuola e i suoi lavoratori.
Riteniamo che la scuola abbia dato il meglio di sè in quest’ultimo anno, senza risparmiarsi, pertanto non siamo d’accordo con le logiche prevedibili quanto improbabili dei recuperi forzati, quasi come se docenti ed alunni avessero finora perso tempo.
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Siamo preoccupati, invece, che si possano ipotizzare azioni sugli obblighi di lavoro del personale del Comparto istruzione e Ricerca senza minimamente accennare alle connesse tutele contrattuali, ovvero alle necessarie risorse per garantire eventuali piani di recupero.
Aspettiamo soprattutto di poter valutare le proposte che il Governo intenderà fare sui nuovi criteri di determinazione degli organici, anche nell’ottica della soluzione dell’annoso problema delle classi pollaio, di reclutamento veloce del personale, per la continuità didattica e la ripresa in sicurezza delle attività in presenza.
Continueremo a svolgere il nostro lavoro nel rispetto dei ruoli, ma fermi nel difendere i diritti di chi opera nella scuola, nell’Università e nella Ricerca, consapevoli che un sindacato forte deve essere autonomo dalla politica e dalle sue scelte.
Roma 18 febbraio 2021
                                                                                             Il Segretario Generale
                                                                                                   Elvira Serafini

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