SCUOLA


Si è svolto oggi 3 novembre il primo incontro del Ministro dell’Istruzione e del Merito con le Organizzazioni sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca. Dopo i saluti iniziali sono intervenuti i Segretari Generali delle Organizzazioni sindacali presenti.

Lo Snals Confsal, rappresentato dal Segretario Generale Elvira Serafini, ha preliminarmente sottolineato che i diversi Governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno sempre a parole assicurato di voler considerare la Scuola come tema centrale per lo sviluppo del Paese ma nei fatti hanno disatteso gli accordi e i patti solennemente sottoscritti, a partire dal Patto per la Scuola. Per risolvere i problemi che attanagliano la scuola italiana come ad esempio quello del precariato ormai dilagante sono state sottoscritte con le organizzazioni sindacali intese unitarie, poi puntualmente disattese o addirittura smentite da comportamenti e provvedimenti in contrasto con esse. 2 Abbiamo elencato quindi i problemi “storici” della scuola italiana che anche per quest’anno scolastico hanno condizionato la regolare ripresa delle lezioni: - Instabilità delle cattedre - Persistente presenza del precariato che vede, fra l’altro, docenti immessi in ruolo che a seguito di sentenza vengono licenziati. Per coloro è assolutamente necessaria una sanatoria amministrativa. - Decine di migliaia di posti di sostegno ricoperti con personale precario a causa della mancata riconduzione ad organico di diritto dei posti in deroga. - Organici ATA insufficienti, anche a causa della mancata proroga dell’organico Covid - Tempo scuola ridotto e distribuito in maniera disomogenea sul territorio nazionale - Immediato rinnovo del contratto per sanare l’ingiustizia subita dal personale della scuola che percepisce le retribuzioni più basse di tutto il pubblico impiego - Edilizia scolastica in gran parte vetusta e fatiscente che non garantisce alcuna sicurezza ad alunni e personale - Invasione costante della norma legislativa nelle materie contrattuali, a partire dai vincoli per la mobilità fino ai criteri di progressione di carriera. La progressione stipendiale deve tornare ad essere materia contrattuale. Il Ministro raccogliendo le diverse posizioni sindacali ha espresso la volontà di avviare a soluzione i principali problemi che gli sono stati posti all’attenzione nell’ottica del miglioramento della qualità della scuola. Per lo Snals Confsal occorre che la Scuola diventi una risorsa strategica per il Paese. Il PNRR non deve essere utilizzato solo per investimenti in infrastrutture ma deve servire anche ad incrementare la spesa corrente per l’istruzione. Aldilà della nuova denominazione del Ministero dell’Istruzione occorre che vengano reperite risorse utili per un vero disegno riformatore che ponga al centro del sistema scolastico i bisogni complessivi della comunità educante e dei suoi protagonisti, in un rinnovato progetto di valorizzazione del personale. Solo in tal modo la scuola potrà tornare ad essere lo strumento di emancipazione sociale e culturale che le spetta. Non è possibile porre l’obiettivo del miglioramento della qualità della scuola o della valorizzazione del merito senza avere il coraggio di programmare un piano di risorse certe da destinare al nostro sistema di istruzione, iniziando a considerarlo come un investimento e non come un costo. La competitività del nostro Paese passa attraverso percorsi formativi in grado di rimotivare adeguatamente allo studio con nuove e più adeguate risorse finanziarie ed organiche Occorre poi risolvere definitivamente il problema del precariato con un doppio canale di reclutamento e con una procedura semplificata per coloro che vantano diversi anni di esperienza come docenti, anche con il ricorso alla chiamata da GPS. In ogni caso per lo Snals Confsal occorre ripristinare corrette e costanti relazioni sindacali per il confronto permanente, tempestivo ed efficace su ogni provvedimento normativo dell’amministrazione scolastica. Solo in tal modo le organizzazioni sindacali saranno messe in grado di offrire il loro contributo alla soluzione dei problemi della scuola.

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